Comitato Regionale Siciliano per il Partito Socialista Riformista - PSE

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Comunicato stampa dei Socialisti Riformisti Siciliani

9 Aprile 2002

 

I SOCIALISTI RIFORMISTI SICILIANI FIRMANO LA PIATTAFORMA COMUNE  DELL’AREA LAICO – SOCIALISTA

 

Riportiamo di seguito il testo.

 

ANTONIO MATASSO per
I SOCIALISTI RIFORMISTI SICILIANI

via XX Settembre n°62 – 90141 Palermo

Telefono: (+39) 380/7173055
Fax: (+39) 02/700425897
Sito web: http://www.psi2000.it/
E-mail: socialisti@blu.itinfo@psi2000.it

 

PER  IL RILANCIO DI UNA PROSPETTIVA LAICA, SOCIALISTA E RIFORMISTA

 

Il terrorismo delle Brigate Rosse ha ucciso ancora. Ancora una volta la vittima – Marco Biagi – è un uomo del dialogo, un riformista che ha collocato la sua azione al confine degli schieramenti precostituiti cercando nel contesto attuale, europeo e italiano, una misura tra le innovazioni necessarie per promuovere più occupazione ed estendere i diritti ai nuovi soggetti e la coscienza di ciò che delle conquiste del riformismo storico è irrinunciabile e duraturo.

L’assassinio di Marco Biagi è l’estremo tentativo di inquinare il conflitto politico e sociale con l’odio, con la violenza, con il sangue. Non abbiamo dubbi che tutte le forze democratiche delle più diverse ed opposte configurazioni e sensibilità concorrano nella risposta più netta e più risoluta per individuare e catturare gli assassini, per sgominare le cellule residue, per respingere ogni imbarbarimento del libero confronto che è il sale della democrazia.

Questo è il momento in cui tutti i riformisti socialisti, laici e cattolici – a livello politico e culturale, sindacale e sociale – debbono scendere in campo aperto per rendere forte, chiaro e visibile il senso della loro lotta per far vincere le ragioni del dialogo e delle riforme che rendano possibile la conciliazione tra modernità e giustizia. Questo è il modo migliore per continuare l’impegno di Marco Biagi.

La migliore replica del riformismo sindacale alle difficoltà e alle sfide del presente, alle chiusure della controparte confindustriale, al vuoto strategico del governo ed al comportamento apertamente provocatorio ed antisindacale di alcuni suoi esponenti deve consistere sempre nella capacità di saper collegare la mobilitazione ad una prospettiva di cambiamento. Occorre una capacità di proposta che integri lo stesso “Libro bianco” di Marco Biagi in un “Libro delle riforme” che aggredisca il nodo di tutti i problemi italiani: l’arretratezza dei Mezzogiorno. Il deficit di sviluppo, di occupazione, di formazione, di infrastrutture, di sicurezza, di efficienza e trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni è un macigno che pesa non solo sulle popolazioni meridionali ma sul dinamismo dell’intera società italiana alla prova dei processi di integrazione e globalizzazione mondiale. Ancora una volta i temi del lavoro, della sua qualità, della sua distribuzione, delle garanzie e dei diritti dovuti a tutti i suoi protagonisti, sono al centro di un acuto conflitto sociale intrecciato, aggravato e distorto da un ancor più acuto conflitto politico.

I riformisti di tradizione laica e socialista esprimono una forte e convinta solidarietà al movimento sindacale nel momento in cui si accinge a dare una risposta di mobilitazione e di lotta unitaria alle scelte operate dal governo; ed in modo particolare alle forze riformiste sicuramente maggioritarie al suo interno, alle quali oggi spetta il compito – difficile, ma ineludibile – di condurre l’intero movimento sindacale verso lo sbocco di una piattaforma di segno nettamente riformista. L’unità si afferma nella piena autonomia dal Governo e da ogni ipoteca politica e di schieramento nel più efficace e cosciente dispiegamento dei compiti di tutela e di promozione sociale che gli sono propri e connaturati. Il Governo reca su di se la responsabilità politica di avere spezzato il filo della partecipazione sindacale prospettando un “Dialogo sociale” come mero intrattenimento, consegnandosi all’alleanza con la Confindustria e prospettando per il sindacato il ruolo di forza meramente caudataria. Sua è la responsabilità di aver azzerato ogni tavolo di confronto. Come sua è la responsabilità di aver fornito alle forze del massimalismo movimentista i materiali per la radicalizzazione dello scontro sociale.

La Confindustria voleva la rottura con il sindacato ed il Governo l’ha avallata. L’inserimento della delega sull’art. 18 è stato un gesto politico operato contro le forze riformiste del movimento sindacale. Fino a quando il Governo continuerà a fare dei diritti dei lavoratori – a partire da quelli sanciti dallo Statuto voluto da autentici riformisti come Brodolini, Giugni e Donat Cattin – un elemento di agitazione sociale, di rottura e di contrapposizione, la lotta sindacale sarà inevitabile e le forze riformiste del sindacato non staranno nelle retrovie. Chi – soprattutto dopo l’assassinio di Marco Biagi – vuole sinceramente riaprire il dialogo nell’interesse generale del Paese deve accantonare ogni pregiudiziale e la pretesa a prestabilirne le condizioni e gli esiti. I riformisti propugnano l’esigenza di efficaci e lungimiranti riforme in materia di lavoro, di Welfare, di efficienza dello Stato e di Federalismo, di efficienza dei servizi e del sistema produttivo, di istruzione e di Formazione facendo del carattere pubblico dell’insegnamento il caposaldo irrinunciabile. Nel “politico” come nel “sociale” il compito dei riformisti è dunque decisivo per ricostruire le linee dì frattura che in questa fase operano nella società, nella politica e nell’economia.

Attorno alla questione del lavoro, alla sua unità, alla sua capacità di proposta si possono ricercare le condizioni perché le idee ed i valori del riformismo laico e socialista diventino piattaforma politica e tornino ad essere guida del Paese esaltandone la capacità di essere in Europa e di confrontarsi con la globalizzazione. Mai come in questo momento infatti la società italiana e quella europea hanno necessità e urgenza dì riforme per assicurare giustizia e libertà, dinamismo economico e dinamismo dell’equità, partecipazione, diritti, cittadinanza che si realizzano crescendo insieme e non accrescendo le disuguaglianze. Il riformismo laico e socialista ha dimostrato storicamente e può confermare oggi che non c’è contrasto tra giustizia e libertà. Al contrario di tutti i conservatorismi, al contrario del massimalismo e del liberismo agitatori e propagandistici, il riformismo sa predicare e può dimostrare che c’è giustizia solo nella libertà e vera libertà solo con la giustizia sociale.

 

PRIMI FIRMATARI:

 

On. Salvatore Abbruzzese 
On. Francesco Angioni 
On. Aldo Aniasi 
Maria Antezza 
On. Vittorangelo Archetti
On. Mario Artali
On. Francesco Barbalace
On. Francesco Barra
Franco Benaglia
On. Giorgio Benvenuto
Alberto Benzoni
Roberto Biscardini
On. Felice Borgoglio
Prof. Aldo Brancati 
On. Nicola Capria
Prof. Ettore Carettoni
Anna Carli
On. Carlo Carli
Michele Cascino
Beniamino Ciotti
Prof. Federico Coen
Prof. Nicola Colonna
On. Carmelo Conte
On. Bobo Craxi
Amedeo Croce
De Santis Lelio
Delfino On. Lillo
On. Paris Dell’Unto

Giuseppe Napoli
On. Giorgio Napolitano
On. Giuseppe Di Vagno
On. Gianni Fardin
On. Filippo Fiorino
On. Rino Formica
On. Salvatore Frasca
On. Luigi Glacco
On. Carlo Gubbini
Massimo Guerrieri
Dr. Luca Guglielminetti
Prof. Francesco Guizzi
On. Ugo Intini
On. Giusy La Ganga
Prof. Antonio Landolfi
Prof. Giuseppe Lauricella
Prof. Franco Liso
On. Prof. Turi Lombardo
Sen. Emanuele Macaluso
On. Beatrice Magnolfi
On. Alberto Manchinu
On. Claudio Martelli 
Antonio Matasso
On. Enzo Mattina
Prof. Pio Marconi
Dr. Luigi Mazzilio
Sen. Enrico Morando
Giorgio Morales

On. Riccardo Nencini
On. Rosario Olivo
On. Domenico Pappaterra
Vittorio Potì
On. Sandro Principe
On. Mario Raffaelli
On. Domenico Romano
On. Giorgio Ruffolo
Antonino Scivoletto
On. Claudio Signorile
Prof. Leo Solari
On. Angelo Sollazzo
On. Roberto Spano
Dario Specchiale
On. Valdo Spini
Prof. Giuseppe Tamburrano
On. Giancarlo Tapparo
Alberto Tedesco
On. Francesco Tempestini
On. Lanfranco Turci
Dr. Roberto Tutino
Silvano Veronese
On. Luigi Vertemati
Rocco Vita
On. Siro Zanella
On. Sisinio Zito
Mariella Zoppi

 

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